Dopo tanto tempo torno a scrivere un post nella rubrica "scrivi come mangi".
L'occasione me la dà la parola mandatorio che ho trovato scritta su un documento. Come dice la relativa voce su Wiktionary, tale parola non esiste nella lingua italiana e infatti non si trova sul dizionario Garzanti).
D'altra parte la sua ortografia e pronuncia è perfettamente italiana e quindi, anche se non mi piace molto, è una parola buona, che fa poco danno alla nostra lingua.
Nello stesso documento ho trovato anche standing (il link purtroppo richiede la registrazione) che invece scopro essere una parola italiana. Il dizionario ci dice pure di pronunciarlo stEndiNg, immagino che la g finale non vada fatta sentire. Questa decisamente non è una parola buona.
mercoledì 8 settembre 2010
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probabilmente sto leggendo lo stesso documento in inglese, e ho trovato mandatory. Non vorrei che qualcuno lo abbia tradotto in mandatorio perchè non ha significato
RispondiEliminaPurtroppo è così, gli informatici traducono "mandatory" con mandatorio (la traduzione corretta è obbligatorio). Bisognerebbe multarli ogni volta che stuprano l'italiano.
RispondiEliminaNon sono d'accordo con l'autore del post: le parole inventate sono buone se esprimono un concetto che non esiste, non se tentano di buttar fuori dal dizionario le parole corrette per pura pigrizia mentale di chi le pronuncia.
sai come funziona.... alcune parole non sono traducibili e allora se ne italianizza la versione inglese, altre sono traducibili ma il pigro la italianizza lo stesso... sigh...
RispondiEliminaL'uso di questa parola è assurdo anche perché non è una parola comprensibile, non ha nessun significato la radice mandat- per un italiano, quindi perché usare una parola del tutto incomunicativa?
RispondiEliminahttp://www.garzantilinguistica.it/ricerca/?q=mandatorio
RispondiEliminaLovely blog thanks for taking the time to share this.
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